Il lavoro di un buon commercialista, è senz’altro il metodo più sicuro e veloce per valutare la convenienza sulla cedolare secca rispetto ai propri redditi, ma ci sono anche degli strumenti utilissimi che ci possono aiutare ad avere un’idea molto più chiara.
Facendo un piccolo passo indietro, cos’è la cedolare secca?
La cedolare secca è un’imposta, con aliquote fisse, che sostituisce l’irpef (imposta sul reddito persone fisiche) e le relative addizionali, l’imposta di registro (che si versa con la registrazione del contratto) e l’imposta di bollo (bolli da 16 € da applicare sul contratto) e anche l’imposta di registro sulle risoluzioni e proroghe dei contratti di locazione.
E’ un regime facoltativo previsto dall’articolo 3 del decreto legislativo 23/2011 e si applica in alternativa a quello ordinario. Possono optare per il regime della cedolare secca le persone fisiche titolari del diritto di proprietà o del diritto reale di godimento su unità immobiliari abitative locate. L’opzione non può essere effettuata nell’esercizio di attività di impresa o di arti e professioni. Non possono aderire al nuovo regime le società e gli enti non commerciali. Importante è sapere che optando per la cedolare secca, il proprietario non potrà richiedere l’adeguamento ISTAT sul canone, per tutta la durata dell’opzione. L’opzione è revocabile di anno in anno.